Che cos’è l’Epatite B?
L’Epatite B è una forma di epatite virale, o infiammazione del fegato, che è causata da un agente infettivo chiamato virus dell’Epatite B (HBV). L’infezione causa un danno alla cellula epatica che può condurre alla cicatrizzazione del fegato ( Cirrosi) e un aumentato rischio di cancro al fegato. Ogni anno negli Stati Uniti più di 250.000 persone contraggono l’HBV e in Italia, ci sono circa mezzo milione di persone portatrici del virus B, di cui il 20-30% è ammalato. Sempre in Italia, estrapolando i dati di incidenza del Progetto Dionysos emerge che, dopo la vaccinazione di massa intrapresa dal Ministero della Sanità nel 1991, l’infezione è drasticamente calata e ogni anno ci sono circa 1600 persone che contraggono l’HBV. Questi soggetti, comunque, avranno sempre gli esami del sangue che mostreranno che sono stati infettati dal virus, e quindi non potranno mai donare il sangue. Approssimamente il 2-10% degli adulti ed il 25-80% dei bambini sotto l’età dei cinque anni che sono infetti dal HBV sono incapaci di liberarsi dal virus entro i sei mesi e sono considerati di essere portatori cronici infetti dal HBV. Vere e proprie endemie sono presenti nei paesi dell’Est asiatico ed in Africa, dove la vaccinazione non è ancora stata introdotta.
Quali sono i sintomi?
Molte persone con Epatite B acuta non hanno affatto dei sintomi, o possono essere molto leggeri e simil-influenzali : perdita dell’appetito, nausea, vomito, diarrea, fatica, dolori muscolari o articolari e una febbre leggera. Circa un 25-35% dei pazienti può notare delle urine scure, pelle e occhi giallastri (itterizia), e feci leggermente colorati. Alcuni pazienti hanno un decorso di malattia più severo e possono morire entro un
breve periodo di tempo per insufficienza epatica fulminante.
Come viene trasmesso l’HBV?
L’ HBV può sopravvivere all’esterno del corpo per almeno 10 giorni su una superficie asciutta ed è 100 volte più contagioso del virus dell’AIDS. Può essere trasmesso attraverso il contatto con fluidi del corpo infetti compresi il sangue, la saliva, il liquido seminale, le secrezioni vaginali ed il latte materno. Di conseguenza, ognuno che viene a contatto col sangue o coi fluidi corporali di una persona infetta è a rischio.
La malattia può essere acquisita attraverso il contatto sessuale, l’esposizione a dei strumenti taglienti contaminati con il sangue, il ricevimento di sangue o sangue prodotto molti anni fa ( rara sorgente di infezione al giorno d’oggi ), i tatuaggi, o attraverso lo scambio di rasoi o spazzolini da denti. Approssimamente nel 30-40% dei casi, il metodo di trasmissione è sconosciuto. Le persone a rischio comprendono :
* Lavoratori del settore sanitario, lavoratori del pronto soccorso, agenti delle pompe funebri, agenti di polizia, e pompieri;
* Quelli che dividono la casa con una persona infetta;
* Quelli che hanno contatti sessuali con una persona infetta;
* Quelli con più di un partner sessuale entro sei mesi;
* Residenti o lavoratori in un rapporto a lungo termine;
* Viaggiatori in paesi sottosviluppati;
* Emofiliaci;
* Ricevitori di trasfusioni di sangue prima del 1975;
* Quelli che abusano delle iniezioni di droga;
* Prigionieri ( detenuti );
* Gruppi razziali/etnici con un’alta percentuale di infezione : Asiatici, isolani del Pacifico, Ispanici, indigeni dell’Alaska e negri.
Come posso sapere se ho l’Epatite B?
L’unica maniera di sapere se sei correntemente infetto con l’HBV o sei un portatore del virus è di far esaminare il tuo sangue. Chiedi al medico di questi esami di sangue perché non sono generalmente inclusi negli esami di sangue routinari.
Ci sono tre tipi di esami del sangue per l’HBV:
* HBsAg ( antigeni di superficie dell’Epatite B ) : quando quest’esame è positivo la persona è infetta colla HBV ed è contagiosa.
* Anti-HBc ( anticorpi contro gli antigeni centrali dell’Epatite B ) : quando questo esame è positivo in genere significa che la persona è stata precedentemente infetta con l’HBV o è correntemente infetta con il virus. Occasionalmente, l’esame anti-HBc è erroneamente positivo, e l’interpretazione dipenderà dal risultato di altri esami del sangue.
* Anti-HBs ( anticorpi contro HBsAg ) : quando questo esame è positivo può significare che la persona è immune contro l’Epatite B, che la persona ha avuto il virus nel passato, non può prenderlo di nuovo, e non lo trasmetterà ad altri. Questo esame diventa positivo dopo che una persona ha ricevuto il vaccino dell’Epatite B.
L’Epatite B diventa sempre cronica?
Persone che non hanno espulso il virus entro sei mesi vengono chiamate portatrici di HBV e quelli che continuano ad avere elevati livelli di enzimi epatici sono considerati aventi l’Epatite B cronica. Oggi negli Stati-Uniti ci sono un milione di portatori di HBV. Bambini nati da madri infette sono ad alto rischio di diventare portatori mentre gli adulti hanno un rischio più basso di diventare dei portatori ( 2-10% ).
In genere un portatore non presenta segni o sintomi di infezione e può inconsapevolmente trasmettere il virus ad altri per anni o persino per tutta la vita. In alcuni pazienti, ma non in tutti, il virus continua silenziosamente ad attaccare il fegato, eventualmente causando cicatrici o Cirrosi.
La cirrosi ritarda il flusso del sangue attraverso il fegato e causa un grande aumento di pressione ( ipertensione portale ) nella vena portale che trasporta sostanze nutritive dallo stomaco e dall’intestino al fegato. Sono dovute a questa pressione di ritorno, le vene tortuose e allargate ( varici ) che si sviluppano nello stomaco e nell’esofago. Senza nessun segno di preavviso, queste vene possono rompersi, causando un’emorragia che risulta in sangue vomitato o il passaggio di feci scure catramose. Ogni anno muoiono approssimamente 4000 persone negli Stati Uniti a causa di malattia cronica del fegato e di Cancro Primario del fegato ( Carcinoma Epatocellulare ) in relazione con l’HBV.
Che cosa dovrebbe fare un portatore?
I portatori devono ricordare che i loro fluidi corporali possono trasmettere malattia anche se non sono malati. Un portatore non dovrebbe mai avere un rapporto sessuale non protetto a meno che l’altra persona è immune all’HBV o è stata vaccinata. Ogni superficie contaminata con sangue o fluidi corporali dovrà essere pulita con una parte di candeggina casalinga e dieci parti di acqua. Un portatore di HBV dovrà farsi visitare
da un medico dai sei ai dodici mesi per fare gli esami di funzionalità epatica.
L’alcool può causare danno al fegato e dovrà essere proibito. Alcune medicine, perfino medicine da banco, possono danneggiare il fegato. Parla con il tuo medico prima di prendere qualsiasi nuova medicina.
C’è un vaccino per l’HBV?
Ci sono vaccini sicuri ed efficaci contro l’Epatite B. Sono richiesti tre iniezioni per una totale protezione. La seconda iniezione di vaccino è data un mese dopo la prima, e la terza è data cinque mesi più tardi. Al di sopra del 90% degli individui, il vaccino provvederà ad un lungo periodo di protezione contro l’infezione dell’HBV ( almeno 10 anni ), ma non “curerà” una persona che è già infetta dal virus. Il tuo medico sarà
capace di vaccinarti; comunque, chiama prima per poter scoprire.
Attualmente in Italia tutti i neonati sono vaccinati per l’epatite B e la vaccinazione negli adulti è raccomandata per le categorie a rischio, cioè:
* Lavoratori del settore sanitario, lavoratori del pronto soccorso, agenti delle pompe funebri, agenti di polizia, e pompieri;
* Quelli che dividono la casa con una persona infetta;
* Quelli che hanno contatti sessuali con una persona infetta;
* Quelli con più di un partner sessuale entro sei mesi;
* Residenti o lavoratori in un rapporto a lungo termine;
* Viaggiatori in paesi sottosviluppati;
* Emofiliaci;
* Quelli che abusano delle iniezioni di droga;
* Detenuti e ospiti di comunità;
C’è un trattamento per l’HBV?
Correntemente, gli unici trattamenti approvati dal Sistema Sanitario Nazionale Italiano e che possono essere prescritti solo da centri ospedalieri o universitari con piano terapeutico individuale stilato da uno specialista gastroenterologo sono l’Interferone alfa-2b peghilato, la lamivudina e l’adepofovir.
Meno del 50% dei pazienti con HBV cronica sono candidati per una terapia con l’Interferon. Inizialmente, solo il 40-50% di pazienti con HBV trovati adatti per il trattamento risponderanno al trattamento; comunque, alcuni di questi avranno una ricaduta quando il trattamento si fermerà. A lungo termine, approssimamente il 25-35% dei pazienti avranno dei benefici.
Il trattamento con interferone peghilato dato per iniezione intradermica, può avere un numero di effetti collaterali che comprendono : sintomi simil-influenzali, mal di testa, nausea, perdita dell’appetito, depressione, diarrea e fatica. L’Interferone può abbassare la produzione delle cellule bianche del sangue e delle piastrine attraverso la depressione del midollo spinale. In questo modo, gli esami del sangue sono necessari per monitorare le cellule del sangue, le piastrine, gli enzimi epatici ed il livello di HBV DNA nel sangue. Alcuni pazienti con avanzata cirrosi del fegato dovuta all’HBV possono essere presi in considerazione per un trapianto del fegato; comunque, il virus rimane attivo nel corpo dove può attaccare il fegato nuovo, e quindi il paziente dopo trapianto deve essere trattato continuativamente o con immunoglobuline specifiche anti-epatite B o con lamivudina.
Altri trattamenti per controllare il virus sono in corso di studio, e resoconti sugli avanzamenti nella terapia saranno discussi in futuro.
Che cosa posso fare se sono stato esposto all’HBV?
Ogni persona che sia stata in contatto con un individuo infetto da HBV attraverso un contatto intimo o è in contatto con sangue infetto o fluidi corporali dovrà ricevere una iniezione intramuscolare di 0,06 ml/mg di immunoglobuline anti-HBV (HBIG) entro 14 giorni dall’esposizione.
Verrà presa in considerazione anche la vaccinazione se una continua fonte di esposizione è anticipata. Neonati esposti all’HBV alla nascita dovranno ricevere 0,5 ml di HBIG più il vaccino dell’Epatite B entro 12 ore dalla nascita e due o tre dosi addizionali di vaccino entro sei a dodici mesi.
Come posso proteggere gli altri?
Ogni persona che abita nella stessa casa con un portatore di HBV dovrà essere vaccinato a meno che non siano stati trovati ad essere immuni come risultato di una precedente infezione.
Pratica sempre un sesso sicuro se la tua partner non è immune, e non esporre la tua partner a nessun fluido corporale nel corso di altri tipi di contatti intimi.
Copri le ferite e le eruzioni di pelle con delle bende e pulisci il sangue da una persona infetta con della candeggina casalinga.
Non permettere a nessuno di adoperare spazzolini da denti, rasoi, o altri strumenti taglienti che hai adoperato.
Incoraggia gli altri a vaccinarsi contro l’Epatite B, specialmente gli adolescenti sessualmente attivi.